L’Unione Europea a partire da settembre 2009 ha progressivamente tolto dal mercato tutte le vecchie lampadine a incandescenza partendo da quelle più potenti (100 watt) fino ad arrivare, nel 2013, alle altre con voltaggio minore.

A seguito di questo provvedimento è sostanzialmente stato rivoluzionato il commercio delle lampadine dal momento che ora è possibile acquistarne tre tipi a basso consumo: i led, le lampadine fluorescenti compatte e le alogene a risparmio energetico. Un cambiamento estremamente importante che ci può aiutare nella scelta della lampadina a basso consumo più conveniente è senza dubbio la presenza di dettagliate informazioni apposte sulla nuova etichetta energetica; questa infatti ci identifica il prodotto che stiamo per acquistare, ci indica il nome di chi l’ha prodotta, la classificazione energetica e non da meno il consumo ponderato di energia elettrica della lampadina. L’interpretazione corretta di questi dati è la chiave per scegliere la lampadina a basso consumo più adatta.

Primo punto da prendere in considerazione è il fatto che le lampade oramai non si basano più sulla potenza espressa in watt bensì sull’intensità di luminosità (lumen). Infatti a seconda del luogo che dobbiamo illuminare è importante tenere a mente i lumen necessari per garantire la quantità adeguata di luce:

  • Grandi stanze o locali: sono consigliati 2000 lumen (all’incirca 150 watt delle vecchie lampadine).
  • Case, fonte di luce non principale: tra i 600 e i 1000 lumen (60 watt).
  • Fonti di luce decentrate (es. bajour): sotto i 500 lumen.

Altro aspetto fondamentale da valutare è il tempo di accensione della lampadina ovvero quanto tempo le occorre per iniziare ad illuminare. Questo è espresso attraverso la percentuale di luminosità che la lampada riesce a raggiungere in un dato numero di secondi. In questo modo possiamo scegliere la lampadina a basso consumo ideale per il posto che deve illuminare: per un corridoio ad esempio sarà necessario una lampada che si accenda nel più breve tempo possibile.

Venendo invece ad analizzare i tre tipi di lampadine a basso consumo emergono le seguenti caratteristiche:

  • I led sono lampade che producono un fascio di luce unidirezionale molto luminoso e che non produce calore. Sono ideali per illuminare luoghi che non devono essere surriscaldati (acquari o vetrine) mentre sono sconsigliate per interi ambienti dal momento che ne serve più di una e tutte orientate in modo diverso. La durata è dei led è notevole (circa 100000 ore) e ormai ne sono disponibili centinaia di tipologie (qui la categorie di uno dei siti leader di vendita di lampadine)
  • Le lampadine alogene hanno consumi estremamente ridotti ed una luminosità decisamente maggiore rispetto alle vecchie lampade alogene. Sono utilizzate prevalentemente per le abitazioni in soggiorni, sale da pranzo e camere da letto.
  • Le lampadine fluorescenti compatte emettono luce attraverso un materiale fluorescente e consentono un risparmio energetico impressionante che supera anche il 70%. Esistono diversi modelli e sono indicate per i lampadari, bajour, bagni, cucine o laboratori poiché eliminano le ombre dagli angoli.

Sono le lampadine a cui occorre più tempo per raggiungere il massimo della luminosità.