Quando si parla di sicurezza informatica molti accusano i sistemi Windows di presentare delle falle che permettono l’introduzione di malware all’interno dell’interno della rete. Tuttavia secondo una recente analisi pare che il sistema più vulnerabile sia Linux responsabile dei maggiori casi di attacchi informatici alle aziende.
Soprattutto per quanto riguarda questo primo trimestre del 2017 pare che gli attacchi si siano intensificati e abbiano permesso di individuare queste statistiche importanti riguardanti proprio il suddetto sistema operativo.
Malware più diffusi
A catturare particolarmente l’attenzione degli esperti in sicurezza informatica sono stati alcuni malware provenienti dai sistemi operativi Linux. Nello specifico si parla di Exploit, Downloader e Flooder che risultano attualmente i più utilizzati dai pirati informatici per generare attacchi mirati.
Lo schema o strategia ricorrente attuata dagli hacker in questo senso è quello di creare siti trappola che attraverso false informazioni permettano a questi malintenzionati di appropriarsi dei dati sensibili e non solo della sfortunata vittima.
Consigli per le aziende
Come detto le principali vittime dei pirati informatici sono state le aziende. Gli hacker sfruttando falle nei sistemi Linux hanno potuto così intrufolarsi e chiedere anche copiosi riscatti.
I consigli per le aziende pertanto sono molto semplici e includono quello di aggiornare costantemente i sistemi operativi, controllare le versioni dei propri antivirus e evitare file sospetti.