Una domanda che molte aziende e liberi professionisti si fanno sempre più spesso: Quando devo rinnovare il mio sito? Ogni 5 anni? Ogni 10?
Makeroni, una web agency della provincia di Venezia ci ha aiutato a dare una risposta a questo quesito che nasconde al suo interno delle problematiche non del tutto trascurabili.
I fattori che vanno incidere sulla frequenza di rinnovo della presenza online del vostro sito possono dipendere da cause interne ad esso, come la lentezza o la poco chiara user experience; e da cause esterne che possono dipendere:
- dal settore in cui operi;
- da aggiornamenti di Google;
- dal fatto che tu voglia esplorare nuovi mercati;
- dal fatto che lo fanno tutti, e non puoi permetterti di rimanere indietro;
- da causa di forza maggiore (covid-19).
Il settore in cui operi
Se il settore in cui operi usa il web come vetrina, non crei direttamente sul web la connessione con la tua clientela (come per esempio possono essere una ditta edile o una impresa di giardinaggio o anche uno studio notarile) e il tuo sito web è ben posizionato sui motori di ricerca, puoi semplicemente modificarlo a necessità, senza per forza prevedere una ristrutturazione completa.
Invece, se operi in un settore molto competitivo e dove conta molto la tua presentazione online, devi sempre assolutamente tenere curato il tuo sito, e magari, mettere in conto un profondo rinnovo anche ogni due o tre anni.
Google, il padrone di casa
Dobbiamo sempre ricordarci che le regole del gioco non le decidiamo noi, ma le decide Google, o più in generale tutti motori di ricerca.
Portiamo ad esempio un caso iconico, ossia quando Google ha lanciato l’aggiornamento dell’algoritmo conosciuto come Penguin, una vera e propria rivoluzione nel modo di fare SEO.
Da Pinguin in poi, il modo di posizionare un sito sui motori di ricerca è stato stravolto, e tutti i siti che non soddisfavano i nuovi parametri dettati da Google rimanevano fuori dai giochi.
Quindi le tempistiche di rinnovo di un sito possono essere dettate dai motori di ricerca stessi, può essere tra una settimana come tra cinque anni, non ci è dato saperlo!
Mercato che vai usanze che trovi
Nel caso tu voglia far sbarcare la tua azienda in un nuovo mercato, potrebbe essere necessario rimodulare l’esperienza utente del tuo sito in base alla richiesta di quello specifico settore.
Ogni settore e mercato hanno le proprie peculiari necessità, quindi il tuo website aziendale deve adattarsi al nuove “ecosistema”. Non farlo potrebbe negarti molte possibilità di crescita economica, oltre al fatto che potrebbe disorientare la clientela abituata ad altre modalità.
O segui o rivoluzioni
Collegandoci al discorso appena fatto, se non vuoi seguire la “moda” del mercato puoi tentare di rivoluzionarlo, facendo diventare il tuo brand l’esempio a cui gli altri si devono inspirare.
E’ semplice? Assolutamente no, sia dal punto di vista del marketing che del brand awareness.
Anche dal punto dello sviluppo di un sito web (che deve diventare un icona del tuo settore) l’investimento di denaro e risorse non è da sottovalutare. Un sito progettato e costruito per ispirare non è una cosa facile e tanto meno veloce da strutturare.
Come ultima analisi, bisogna sempre capire quanto “datata” è la nicchia che vuoi rivoluzionare, se parliamo di un settore appena nato potrebbe essere più semplice di una nicchia che ha una sua presenza ben definita nel web con la presenza di competitor molto grossi.
Causa di forza maggiore
Costringere la tua attività a cambiare volto in internet o anche solo metterci piede per la prima volta, possono essere cause esterne al tuo settore, come ad esempio una pandemia mondiale.
Secondo i dati pubblicati dal consorzio Netcomm, nei primi tre mesi di quarantena si è registrato un aumento del +7% sugli acquisti online, infatti anche i clienti più reticenti all’acquisito di prodotti via web hanno dovuto capitolare davanti al nuovo stile di vita imposto dalla pandemia.
A cascata, l’incremento delle vendite online hanno spinto gli imprenditori e le aziende a portare la vendita dei propri prodotti in internet, incrementando lo sviluppo e il posizionamento di nuovi e-commerce con campagne di marketing ad hoc. Scelta abbracciata non solo dalle aziende di grandi e medie dimensioni, ma anche da piccoli imprenditori.
Come abbiamo visto quindi la necessità di un cambio integrale o parziale del proprio sito non rispetta delle metriche standard e prestabilite, ma saranno il mercato, i competitor e i clienti stessi a farti capire che è ora di rinnovarsi.
L’unico consiglio valido è non farsi cogliere impreparati.
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