La tecnologia OLED è, senza dubbio, una delle più chiacchierate nell’ultimo periodo, in virtù di quelle che sono le sue caratteristiche innovative.
Nello specifico, OLED, è l’acronimo di Organic Light Emitting Diode, che sta a significare Diodo organico ad emissione di luce.
Nascita e diffusione.
Le origini della tecnologia OLED, in realtà, risalgono addirittura al 1980 anche se, un suo utilizzo più pratico e funzionale, c’è stato solo a partire dagli anni 2000.
In particolare, nel 2006, uno sviluppatore giapponese Konica Minolta, scoprì applicazioni pratiche di questo tipo particolare di tecnologia nella realizzazione di dispositivi di illuminazione totalmente innovativi.
Funzionalità e caratteristiche.
La funzionalità della tecnologia OLED si basa, principalmente, sull’impiego di due materiali molto diversi tra loro.
Nello specifico, essi differiscono in quella che è l’emissione luminosa con una percentuale di circa il 25% in uno e del 100% nell’altro.
In particolare, la struttura della tecnologia OLED è costituita da 3 strati.
Lo strato di emissione luminosa, infatti, è inserito tra due strati definiti di trasporto, i quali, a loro volta, sono collegati rispettivamente ad un anodo ed un catodo.
La loro funzione è proprio quella di “trasportare” la carica elettrica dall’anodo e dal catodo fino ad arrivare allo strato, appunto, di emissione.