Lanciato nel 1998, LSD Dream Emulator rappresenta uno strampalato viaggio nelle più contorte ed eccentriche fantasie oniriche
Esistono numerosi giochi ideati per la cara Play Station 1, estremamente particolari. Con tutta probabilità, non ricorderete minimamente la loro esistenza o non li avrete mai sentiti nominare.
Fatto che sta, che sono molti i titoli ideati nel corso degli anni 90, che non possono essere annoverati tra i più bei giochi per Play Station 1 ma che hanno decisamente vinto il primato come giochi più strani.
A tal proposito, è impossibile non nominare il gioco, LSD Dream Emulator, nato nel 1998 dalla fantasia onirica di Osamu Sato. Il gioco non fa riferimento all’omonima droga, ed il significato dell’acronimo resta tutt’ora ancora un mistero.
In LSD Dream Emulator, non avrete missioni da portare a termine
Il gioco creato da Osamu Sato, vi catapulterà in una realtà stravagante e disconnessa, nella quale vagherete senza un vero obiettivo
L’esperienza di gioco è estremamente singolare in quanto, non avrete missioni da portare a termine ma sarete semplicemente catapultati in realtà e dimensioni totalmente disconnesse tra loro.
Ogni oggetto, persona, musica o particolare, apparirà completamente fuori contesto. Il gioco rappresenta la descrizione fedele dei ricordi onirici di un dipendente della casa produttrice del gioco LSD e per muovervi tra i vari sogni e le sezioni di gioco, non dovrete fare altro che sbattere contro un muro. Ciascun sogno viene diviso in giorni ed avrà inizio all’interno di una casa, dalla quale dovrete uscire.