Tutti noi ci auguriamo non accada mai, ma in questi casi meglio sapere cosa fare e come agire! Infatti, quando si smarrisce il proprio cellulare o questo viene rubato, tutte le informazioni che sono contenute su Whatsapp (come conversazioni, foto, video o file audio) possono finire in mani sbagliate ed essere utilizzate a nostra insaputa e naturalmente senza il nostro consenso, in questa piccola guida vedremo come bloccare Whatsapp su smartphone smarrito o rubato.
Anche se in queste spiacevoli occasioni è senza dubbio la prima cosa da fare, è bene sapere che purtroppo, il blocco della sim non basta: la propria sessione Whatsapp resta aperta, in quanto questa, connettendosi a internet permette ugualmente la ricezione e l’invio di messaggi.
Dunque, dopo aver chiamato il proprio gestore telefonico e aver provveduto al blocco sim, è necessario contattare Whatsapp mandando una e-mail a [email protected] con il nostro numero di cellulare in formato internazionale per richiedere la disattivazione dell’account.
Ovviamente lo staff non è in grado di recuperare i vecchi messaggi in quanto la cronologia delle chat viene memorizzata sul dispositivo perso o rubato, ma almeno i nostri dati non verranno utilizzati da terzi. Non vi è alcun problema invece, a usare un telefono sostitutivo, mantenendo però lo stesso precedente numero per creare un nuovo account Whatsapp. Tuttavia, anche se il vecchio account è ufficialmente disattivato non viene eliminato completamente, infatti:
Mentre l’account è disattivato il tuo nome risulta ancora tra i preferiti dei propri contatti/ lista selezione contatti; inoltre, i contatti possono continuare a inviarvi messaggi e, quest’ultimi rimarranno in uno stato di attesa per un massimo di trenta giorni.
Se poi l’account Whatsapp viene riattivato prima della totale eliminazione, sarà possibile recuperare le conversazioni rimaste in attesa di visualizzazione.
Qualora invece il medesimo account non viene ripristinato entro i 45 giorni previsti, verrà cancellato in modo definitivo.
Insomma, fortunatamente, un modo per evitare un disastro completo c’è, ma in ogni caso, per evitare di dover ricorrere forzatamente a questa procedura, potrebbe essere sufficiente proteggere preventivamente il proprio dispositivo (ed in particolare App come Whatsapp o Facebook, che prevedono un account con il quale si ci collega tramite internet) con una password. E’ consigliabile fare lo stesso con il proprio archivio e galleria, insomma con qualunque collegamento che permette l’accesso ai nostri file personali, alle nostre foto, ai nostri video e tutto ciò che concerne la vita privata.
Un esempio di applicazione da scaricare per proteggere la propria privacy sullo smartphone è AppLock, totalmente gratuita sui su iOS che Android.